sabato 15 ottobre 2011

Cantiere dell'Ulivo: costruire l'alternativa

LUNEDI' 17 OTTOBRE ore 17,30 presso SpazioComune - sala Eventi in Piazza Stradivari a Cremona


Incontro pubblico organizzato dal Cantiere dell'Ulivo


"1.200.000 firme raccolte contro il Porcellum in quattro settimane, un governo che sopravvive aggrappato ad un solo voto di maggioranza, un'indignazione che sta diventando senso comune ed attraversa le più diverse fasce sociali e culturali del Paese, una crisi finanziaria che continua a mordere drammaticamente nella vita reale di milioni di italiani e probabili elezioni politiche anticipate nella prossima primavera (cioè tra cira 200 giorni....). Questo è il momento, costruiamo l'alternativa!"


Vieni a parlarne con:

ANDREA DE MARIA
ex segretario federazione PD di Bologna - Responsabile nazionale per le nuove forme dell’organizzazione e della comunicazione politica del PD

DANIELE FARINA
membro della Direzione nazionale di SEL e coordinatore provinciale di Milano

SERGIO PIFFARI
Capogruppo IDV Commissione “Ambiente e territorio” della Camera dei Deputati

Coordina
DEO FOGLIAZZA
portavoce nazionale dell'Associazione "Cantiere dell'Ulivo"

L'incontro è aperto a tutti gli interessati.


Nell'occasione sarà distribuito il Regolamento elaborato fin dal 2005 dal “Comitato nazionale per le Primarie” per la selezione con Primarie dei candidati nelle liste circoscrizioni proporzionali della Camera e del Senato che si propone di "recuperare” nel caso si voti nella primavera 2012 ancora con il “porcellum”.


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Proposta di regolamento elaborata nel novembre 2005 dal “Comitato nazionale per le Primarie” per la selezione con Primarie dei candidati nelle liste circoscrizioni proporzionali della Camera e del Senato (da “recuperare” nel caso si voti nella primavera 2012 ancora con il “porcellum”)


Art. 1   Elettorato attivo. Chi vota alle primarie
1. È elettore alle consultazioni primarie ogni cittadino/a residente nella circoscrizione elettorale interessata dalle elezioni legislative che disponga dei requisiti per esercitare il diritto di elettorato attivo previsto dalle norme vigenti e che:
a)   presenti al momento del voto alle primarie la tessera elettorale attestante la circoscrizione di appartenenza, unitamente ad un documento di identità;
b)   versi all’atto di esercizio del voto una quota di almeno 2 euro, ai fini di coprire le spese finanziarie dell’elezione e contribuire alla campagna elettorale della sua lista alle successive elezioni generali;
c)    sottoscriva un patto di lealtà nei confronti degli altri candidati e delle altre forze politiche collegate o coalizzate alla propria lista.

Art. 2  Elettorato passivo. Chi si presenta alle primarie
1. Può candidarsi alle elezioni primarie per la selezione dei candidati nelle liste circoscrizionali ogni cittadino, residente da almeno un anno nell’ambito elettorale interessato dall’elezione, che possieda i requisiti per esercitare il diritto di elettorato passivo secondo le norme vigenti, riferite all’elezione della Camera dei Deputati e che:
a)    presenti la propria candidatura accompagnata da un minimo di 500 e un massimo di 750 firme raccolte presso cittadini elettori della circoscrizione;
b)   stipuli pubblicamente un patto di lealtà nei confronti degli altri candidati che si presentano alle elezioni primarie, assicurando, qualora sconfitto, il proprio sostegno ai candidati vincitori emersi attraverso le elezioni.

2. Le firme a sostegno di una candidatura devono essere autenticate da un rappresentante istituzionale.

3. La candidatura di ogni cittadino viene giudicata ammissibile e resa pubblica dal Comitato organizzatore regionale entro tre giorni feriali successivi a quello della presentazione delle candidatura.

Art. 3  Convocazione delle elezioni primarie
1. Si svolgono elezioni primarie per selezionare la metà dei candidati da inserire nelle liste circoscrizionali della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

2. Si utilizzano le elezioni primarie per la selezione congiunta dei candidati deputati e dei candidati senatori. Spetterà al partito o ai partiti che compone/compongono la lista decidere, di concerto con i candidati risultati vincitori alle primarie, in quale Camera (Camera dei Deputati o Senato della Repubblica) presentare i candidati che hanno vinto le elezioni primarie, tenendo conto, anche, della diversa natura dell’elettorato passivo nei due contesti elettorali.

3. I candidati da collocare nelle posizioni dispari della lista circoscrizionale da presentare alle elezioni legislative saranno selezionati dalle forze politiche espressione della lista medesima, mentre i candidati da collocare nelle posizioni pari vengono selezionati mediante elezioni primarie, così come previsto dal presente regolamento. 


4. Le elezioni Primarie sono convocate dai partiti o gruppi politici che compongono la lista e si dovranno svolgere entro e non oltre il 29 gennaio 2006 (29 febbraio 2012). Le firme a sostegno di una candidatura parlamentare vanno presentate tassativamente entro il 21 dicembre 2005. (8 gennaio 2012)


5. Nel caso in cui più liste decidano di utilizzare il metodo delle primarie per scegliere la metà dei propri candidati, ogni elettore potrà votare nelle elezioni primarie di una, sola lista. 

Art. 4  Espressione e sistema di voto delle primarie
1. La scheda elettorale per le primarie riporta esclusivamente i nomi dei candidati.
2. Le primarie si svolgono in un unico turno ed ogni elettore potrà votare per non più dei 2/3 dei candidati presenti nella lista. Fanno eccezione i cittadini residenti nelle regioni Valle d’Aosta e Molise, i quali avranno a disposizione una sola preferenza.
3. Concluse le operazione di scrutinio dei voti, i rispettivi Comitati organizzatori regionali elaborano le graduatorie complessive dei candidati, formandole in ordine decrescente in relazione ai suffragi ottenuti. In base a tali graduatorie, entreranno nella lista per l’elezione generale successiva, seguendo l’ordine predisposto dal comitato suddetto, tutti quei candidati necessari a coprire la quota di posti spettanti ai candidati scelti tramite elezione primaria.
4. Nel caso in cui un candidato vincitore alle primarie, già entrato nella lista dei candidati da presentare alle elezioni legislative, decida di ritirarsi dalla partecipazione all’elezione, verrà sostituito dal candidato immediatamente successivo nella graduatoria di cui all’articolo 4, comma 3.

Art. 5   Comitato organizzatore nazionale
1.   Entro il 30 novembre 2005 (11 dicembre 2011) i partiti o gruppi politici che compongono la lista dovranno istituire un Comitato organizzatore nazionale delle elezioni primarie ed assicurargli la responsabilità delle seguenti funzioni:
a)   controllo e supervisione dell’azione dei singoli comitati organizzatori regionali;
b)   nomina, entro il 15 dicembre 2005 (22 dicembre 2011), dei componenti del Collegio dei Garanti;
c)   garanzia del rispetto delle norme di correttezza nello svolgimento delle elezioni primarie;
d)   nomina dei componenti dell’Ufficio tecnico-amministrativo e, tra questi, il Direttore, il Tesoriere e il Responsabile della comunicazione.

Art. 6 Collegio dei garanti
1. Entro la data del 15 dicembre 2005 (22 dicembre 2011) il Comitato organizzatore nazionale nomina un Collegio dei Garanti, composto da 9 membri di riconosciuta indipendenza e dotati di esperienze e competenze nel campo del diritto pubblico o delle scienze politiche.
2. Durante la prima riunione del Collegio, i suoi membri eleggeranno, con una maggioranza dei due terzi, il Presidente del Collegio stesso.
3. Il Collegio dei Garanti decide sulle controversie sorte in fase di applicazione delle norme contenute nel presente regolamento e nei Regolamenti di cui all’articolo 8, comma 1, e vigila sul corretto e imparziale svolgimento delle elezioni primarie in tutti gli ambiti in cui esse si svolgono.
4. Il Collegio dei Garanti, oltre a convalidare definitivamente le graduatorie elaborate dai comitati organizzatori regionali, esamina e decide sugli eventuali ricorsi presentati contro le graduatorie di cui all’articolo 4, comma 3.
5. Il Collegio dei Garanti dà la più ampia pubblicità alle proprie decisioni.

Art. 7  Comitato organizzatore regionale
1. In ogni regione interessata dalle elezioni primarie dovrà istituirsi entro il 9 dicembre (18 dicembre 2011) un Comitato organizzatore regionale che assicuri un adeguato periodo di tempo per la presentazione delle candidature.

2. Detto comitato è composto da sette membri, di cui tre espressione dei partiti che compongono la lista e quattro estratti a sorte tra i cittadini aventi diritto di voto nella circoscrizione che si sono dichiarati disponibili a svolgere tale servizio per la lista.

3. Il Comitato organizzatore regionale svolge le seguenti funzioni:
a)   valuta l’ammissibilità delle candidature in relazione ai requisiti previsti all’articolo 1;
b)   sovrintende all’organizzazione amministrativa e logistica delle primarie nel proprio ambito elettorale di competenza;
c)   controlla la trasparenza della raccolta e dell’utilizzo dei fondi di finanziamento per le elezioni primarie;
d)   si impegna a garantire un’elevata pubblicità sul territorio delle elezioni.

Art. 8  Ufficio tecnico-amministrativo
1. L’Ufficio tecnico-amministrativo cura l’attuazione del presente regolamento e lo svolgimento complessivo delle elezioni primarie. Entro dieci giorni dalla nomina dei suoi componenti, così come previsto all’articolo 5, comma 1, lettera d, prepara i Regolamenti necessari a specificare le procedure operative per la gestione delle operazioni di voto e predispone gli strumenti informatici per l’eventuale svolgimento per via telematica della consultazione. Il Direttore è responsabile del coordinamento organizzativo delle attività di voto. Il Responsabile della comunicazione promuove e coordina le attività finalizzate a informare i cittadini e sollecitare la partecipazione al voto. Il Tesoriere è responsabile per la gestione finanziaria delle attività connesse con lo svolgimento delle elezioni primarie. L’Ufficio tecnico-amministrativo si articola a livello Regionale e, eventualmente, a livello comunale.

Art. 9   Garanzie per la correttezza delle elezioni primarie
      1.    Le garanzie principali devono riguardare:
a)      adeguata  pubblicità delle primarie: gli organizzatori delle consultazioni primarie devono informare in modo efficace la cittadinanza al fine di stimolarne la partecipazione, come elettorato sia attivo che passivo. Ciò può essere realizzato attraverso i canali di informazione di proprietà delle forze politiche che formano la lista e attraverso tutti i mezzi di comunicazione. Le informazioni devono indicare dettagliatamente e con sufficiente anticipo:
1)    la convocazione delle elezioni primarie per i candidati da inserire nelle liste circoscrizionali;
2)    la data di svolgimento delle elezioni primarie;
3)    le sedi e gli orari dove è possibile votare;
4)    le candidature validamente presentate;
5)    le modalità di voto alle elezioni.

2.  la campagna elettorale dei candidati che si presentano alle primarie: il Comitato organizzativo regionale si impegna ad organizzare, a livello di singola circoscrizione, almeno due occasioni di confronto pubblico fra i candidati delle primarie e ad assicurare una quota minima di spazio per ogni candidato sui mezzi di comunicazione. 

Art. 10  Luoghi e svolgimento delle primarie
1. Le elezioni primarie devono svolgersi in luoghi accessibili e facilmente identificabili dai cittadini elettori. Al fine di stimolare la massima partecipazione dei cittadini i seggi sono istituiti sia presso le sedi dei partiti, gruppi o movimenti politici che compongono od appoggiano la lista, sia nelle sedi “istituzionali”.

2. Il Comitato di Garanzia assicura la segretezza del voto espresso dagli elettori durante le primarie e che ogni elettore voti una sola volta (attraverso la registrazione personale fino al momento del voto, nel rispetto della vigente legge sulla “privacy”).

Art. 11   Trattamento dei dati
1. Il trattamento dei dati previsto dalla presente legge è svolto per finalità di rilevante interesse pubblico ai sensi dell’articolo 65 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali) e nel rispetto dei principi e dei livelli di tutela stabiliti dal predetto decreto legislativo.

Bologna, 9  novembre  2005


GP – MV


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Documento tratto dal sito “Per le Primarie.org”




sabato 1 ottobre 2011

Lettera-precisazione inviata al quotidiano Cronaca di Cremona

Al Direttore di CronacaCremona
 
Vorrei segnalare una breve ma significativa precisazione rispetto all'articolo pubblicato stamane da Cronaca, del quale comunque ringrazio.
L'intera provincia di Cremona ha contribuito con circa 6.000 firme al Referendum contro la legge Porcata: un record vero e proprio!
Questo grande risultato è stato raggiunto grazie alla collaborazione fattiva tra Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà ed il Comitato "Libera Scelta" (di cui la mia Associazione fa parte). E' dunque il frutto di una vero e proprio lavoro comune che va apprezzato proprio per il fortissimo spirito di unità che lo ha animato.
Accreditarlo esclusivamente all'impegno del Cantiere dell'Ulivo, come viene fatto nell'incipit dell'articolo citato, risulta perciò fuorviante ed ingeneroso nei confronti di tutti i protagonisti di questa importante azione politica.
Grazie.
 
Deo Fogliazza, portavoce dell'Associazione "Cantiere dell'Ulivo"

venerdì 30 settembre 2011

Cosa ci insegna l'enorme successo della raccolta firme contro la legge porcata


Quando il 14 settembre scorso - in relazione al referendum contro la legge porcata - come Cantiere dell'Ulivo lanciammo l'obiettivo di "un milione di firme per rinnovare il miracolo italiano" eravamo a malapena vicini al traguardo minimo: 500.000 mila firme. Ma l'indignazione montante che animava i cittadini che si mettevano in coda pur di firmare, ci diceva di uno stato d'animo e di una determinazione che spesso sfugge a chi raramente frequenta la politica militante: quella fatta di movimento, di azione, di tavoli, presìdi, banchetti nelle strade e nelle piazze d'Italia.
Anche in quella situazione - come in altre nel passato (esempio eclatante la richiesta delle "Primarie" che, come ulivisti, lanciamo, malamente sopportati, fin dalla metà degli anni '90) - abbiamo dovuto sopportare i sorrisini di compatimento di chi - nel PD e nel centrosinistra - è convinto di saperla sempre più lunga.
Credo ora sia possibile dire che non se ne può davvero più di certe supponenze e di certi presuntuosi. Si liberino un po' della loro sedicente "lucidità" e di quella che tendono a presentare coma "superiore capacità di far politica". Scendano dal pero e guardino la gente in carne ed ossa un po' più nelle palle degli occhi! Forse allora riusciranno a capire che la politica non è soltanto il quotidiano scambio di telefonate tra leader, leaderini o supposti tali, o la predisposizione di questa o quella posizione come si giocasse a scacchi.
Ora che l'obiettivo è raggiunto, che le firme contate assommano ad oltre 1.210.000. Ora che Cremona ha contribuito con circa 6.000 firme raccolte in poco più di un mese effettivo. Ora, lasciatecelo dire, che per l'ennesima volta gli ulivisti hanno visto giusto.... ora ci permettiamo di suggerire a tutti, ma soprattutto ai dirigenti "pro-tempore" dei partiti del centrosinistra, uno sguardo verso la bassa padana. Verso l'esperienza di Parma, dove il popolo ha saputo costruire con determinazione, amore per la propria città, tenacia, fiato lungo, una eclatante vittoria contro chi gestiva il potere pubblico senza "disciplina ed onore".
Certo a Parma è stata utilizzata una forma di lotta inedita per l'Italia. E se si vuole essere all'altezza, occorre abbandonare la pigrizia intellettuale, smetterla di rimasticare sempre le medesime formule e le stesse esperienze. Ci vuole un po' più coraggio ed un po' più di disinteresse personale. E ci vuole anche un po' più di "fame". "Fame" motivata da ragioni forti che spesso non alberga più in chi da troppo tempo frequenta soprattutto quelli che ritiene i livelli "alti" della politica, nazionale o locale che sia.
Il problema che adesso va posto con forza è come utilizzare elettoralmente l'entusiasmo che, nonostante tutto, anima ancora e sempre il popolo dell'Ulivo e del centrosinistra, tenuto conto che nei referendum - quando superano il quorum - vanno a votare mediamente il 55% degli italiani (e vota a favore più del 90%) mentre, nei pur positivi sondaggi, la somma dei partiti del centrosinistra si attesta poco sopra il 40% del circa 60% che dichiara che andrà a votare.
Come intercettare per intero quelle potenzialità? Come dar senso ad un ritorno in campo della voglia di cambiamento che corre sottopelle a gran parte della società italiana?
Si impone in tempi rapidissimi la costruzione del Nuovo Ulivo. Dell'alleanza chiara, trasparente e programmaticamente motivata, tra i tre maggiori partiti del centrosinistra (PD, SEL ed IDV) che possa eventualmente essere anche allargata ad altre forze politiche minori (come PSI e Radicali) e che però, per essere davvero vincente e potersi presentare come soggetto politico "nuovo", ha bisogno di essere amalgamato attraverso il protagonismo e la presenza dirigente del vasto mondo della cittadinanza attiva che - sia nella raccolta firme contro la legge porcata, sia nell'esperienza di Parma, per non parlare, ad esempio, della vicenda Pisapia a Milano - ha dimostrato, come sempre, di essere un passo avanti rispetto al ceto politico dirigente.
Non c'é più tempo da porre in mezzo. Occorre che da subito vengano messi in essere atti concreti e fatti politici che ci incamminino su questa strada. A questo riguardo occorre il contributo di tutti. Ed occorre, nell'eventualità, che chi non ne fosse convinto si faccia gentilmente da parte ed eviti di zavorrare, per l'ennesima volta, un movimento che ha ripreso ad avere il vento nelle ali.
Deo Fogliazza, portavoce dell'Associazione "Cantiere dell'Ulivo"

giovedì 15 settembre 2011

Un milione di firme e il miracolo italiano si rinnova


"L'obiettivo della raccolta di mezzo milione di firme a sostegno del Referendum contro la legge Porcellum e per il reintegro del Mattarellum si fa sempre più vicino e realizzabile" é il commento che serpeggia nel Cantiere dell'Ulivo "Siamo stati tra i primi a raccogliere l'appello che ci hanno rivolto Arturo Parisi ed Andrea Morrone ed oggi, con loro, condividiamo la soddisfazione per la grande risposta di popolo. Nonostante i tempi definiti dai politici prudenti "impossibili", ancora una volta si sta verificando il "miracolo italiano" di cittadini che dimostrano di essere molto più avanti della propria classe dirigente".
"Noi e gli aderenti alla nostra Associazione" dichiarano i fondatori del "Cantiere" Pietro Aceto, Rosalba Bonacchi e Deo Fogliazza "fin dai primi giorni d'agosto siamo impegnati direttamente ai tavoli e nei presìdi e, ogni giorno che passa, ci rendiamo conto di quanto, man mano che l'informazione si fa più attenta e precisa, sempre più divenga entusiasmante il colpo d'occhio di code di cittadini pronti a firmare, composte anche da donne ed uomini di orientamenti centristi o di centrodestra, anch'essi stanchi della espropriazione di sovranità subita a causa della legge porcata".
"Non perdiamo la rincorsa e andiamo ben oltre l'obiettivo prefissato: che gli ultimi 10 giorni di impegno generale ci facciano raggungere il milione di firme! Una volta raggiunto l'obiettivo" concludono quelli dell'Ulivo "potremo dire di aver costretto il ceto politico dirigente ad aggiornare una volta di più le proprie valutazioni sulla realtà del Paese e siamo certi che la stessa agenda politica italiana ne trarrà grande e positivo giovamento".


lunedì 5 settembre 2011

Bicilettata Resistente a Cremona sabato 10 settembre 2011

BICICLETTATA RESISTENTE
sabato 10 settembre · 15.00 - 18.00
Cremona - in giro per la città
Piazza del Comune - Cremona
Organizzata da A.N.P.I. Cremona in collaborazione con Arci Cremona

BICICLETTATA RESISTENTE

Storia e memoria di una giornata di battaglia per le strade di Cremona
In occasione del sessantottesimo anniversario della battaglia di Cremona del 9 settembre 1943, nella quale, dopo l’armistizio dell’8 settembre, i soldati del presidio si opposero alle truppe naziste che occupavano la città, l’A.N.P.I. PROVINCIALE DI CREMONA in colloborazione con ARCI Cremona organizza una
VISITA IN BICI AI LUOGHI CITTADINI DOVE AVVENNERO GLI SCONTRI.

L’iniziativa si svolgerà in bicicletta, attraverso un percorso per le vie cittadine e dell’immediata periferia, e sarà articolata in una decina di tappe, in ognuna della quali verrà ricordato l’evento, anche con brevi letture di diario.
Le tappe:
CASERMA COL DI LANA, LOCALITÀ MIGLIARO, CASCINA OSPEDALETTO, PIAZZA DEL RISORGIMENTO, EX CASERMA PAOLINI E CASERMA SANTA LUCIA, EX CASERME GOITO, PAGLIARI, SAGRAMOSO E CASERMA MANFREDINI, EX SEDE DEL COMANDO DEL PRESIDIO MILITARE, PALAZZO DELLE POSTE E GIARDINI PUBBLICI

SABATO 10 SETTEMBRE 2011
ore 15:00 - ritrovo in Piazza del Comune bicicletta-muniti
ore 18:00 - arrivo in Piazza Roma
TUTTI IN BICICLETTA!
PER STARE INSIEME TRA STORIA, MEMORIA E RESISTENZA
PER UNA CITTÀ CHE RESISTE ANCORA!

lunedì 29 agosto 2011

Firma anche tu per cancellare la legge porcata


Se vuoi puoi scaricare questo volantino, stamparne qualche copia
e diffonderlo tra i tuoi amici, parenti, conoscenti.
Entro settembre dobbiamo raccogliere
500.000 FIRME !!

FIRMA ANCHE TU IL MODULO  BLU


giovedì 25 agosto 2011

L'avete anche voi un amico così?




Porcellum, il solito amico che ti dice di non firmare. Capita anche a me, anche per questo firmerò e inviterò a firmare!

Riprendo dal Blog dell'amico Antonio Ricci di Pavia

Torno sul referendum elettorale volto ad abolire il porcellum, la legge elettorale vigente che prevede la nomina dalle parte delle segreterie romane dei partiti dell’intero parlamento.

Riporto di seguito il post uscito su "Il Fatto quotidiano":
"Un amico di quelli che tutto sanno e che tutto prevedono mi ha spiegato perché non bisogna firmare il referendum per abrogare la legge elettorale porcata.
Provo a riassumere il suo pensiero.
Non bisogna firmare perché è meglio che se ne occupi il Parlamento
Non bisogna firmare perché è meglio il doppio turno alla francese
Non bisogna firmare perché comunque sarebbe preferibile allora il ritorno al proporzionale
Non bisogna firmare perché "basta con questi referendum"
E ancora…
Occhio agli antiberlusconiani di professione
Non cadiamo nella trappola di Di Pietro
Sono materie troppo complesse per affidarle a un quesito referendario
Comunque non sarà possibile raccogliere le firme perchè ci sono di mezzo le ferie estive.
Le priorità sono ben altre, occupiamoci della crisi economica, con la legge elettorale non si mangia.
Potrei continuare con l’elenco.
Ho ascoltato le sue ragioni con attenzione e con rispetto, poi mi è venuto in mente che lo stesso amico, con aria altrettanto sicura e pure un po' saccente, mi aveva invitato a non firmare i referendum sul legittimo impedimento, sull’acqua pubblica, sul nucleare, salvo poi vederlo e sentirlo in tv commentare: "gli storici risultati referendari e la nuova primavera italiana".
Allora ho deciso di firmare subito, tanto per non sbagliare e per non sentirmi dire, magari tra qualche mese, dallo stesso amico: "Hai visto? Gli italiani non ne potevano proprio più di quella legge porcata…"

Devo dire che capita anche a me in questi momenti e anche per questo motivo ho deciso di impegnarmi a spada tratta!Anzi vi invito a farlo.
Chi volesse saperne di più, dare una mano nella raccolta di frime, e sapere dove e come sia possibile votare consulti  subito il sito: http://www.firmovotoscelgo.it/

sabato 20 agosto 2011

domenica 14 agosto 2011

Di certo nervosismo ed alcune ovvietà

Ho letto il seguente testo, in risposta ad una mia presa di posizione (che potete leggere in questo Blog) relativa ai prezzi dei ristoranti di Camera e Senato.

Costi della politica: risposta di Luciano Pizzetti e Cinzia Fontana

Noi per le Feste di Partito giriamo e abbiamo a lungo girato. Soprattutto abbiamo lavorato. Facendo di tutto: organizzarle, montarle, gestirle, vigilarle, pulirle, lavando piatti e pentole, guidando muletti, servendo ai tavoli, pulendo i cessi. Di quelli che criticano non ne abbiamo mai visti molti poter esibire questa completezza formativa. Dunque a cospargersi il capo di cenere ci vadano i demagoghi e le novelle vergini. I prezzi dei ristoranti di Camera e Senato, corrispondenti a quelli delle mense aziendali, sono certamente bassi e da tempo, nel Collegio dei Questori, abbiamo posto il tema dell’adeguamento. Cosa che in parte è già stata fatta e per l’altra parte si farà. A Fogliazza vogliamo rammentare che i prezzi praticati ora sono comunque superiori a quando in Parlamento stava suo padre. Diversamente, i lauti benefit di allora sono giustamente spariti e i vitalizi, già assai inferiori rispetto alla prima Repubblica, stanno giustamente per essere del tutto eliminati. Diciamo che l’indignazione è un po’ tardiva. Ma meglio tardi che mai. Eccheca…spita! Quanno ce vò, ce vò!
Cinzia Fontana, Luciano Pizzetti
Parlamentari a testa alta
 
Di seguito la mia breve risposta.
 
Di certo nervosismo ed alcune ovvietà
Il lessico e la brutalità utilizzati in questo scritto mi impediscono di riconoscere lo stile di Cinzia Fontana. Non mi riferirò, dunque, a Lei, donna colta e che stimo, ma al vero "latore della presente" la cui mano è inconfondibile.
Ad onor del vero non ci sarebbe tanto da dire perché - sfrondate da gratuità ed ovvietà - di queste 10 righe, nel merito, non resta poi molto, se non che "da tempo, nel Collegio dei Questori, abbiamo posto il tema dell'adeguamento" dei prezzi ai ristoranti di Camera e Senato.
E allora?! Se ciò è vero (e non ho alcuna difficoltà a crederlo) mi limito a chiedere: perché non dirlo prima?
Mi sembra, tutto sommato, che questo passo suoni come una indiretta conferma della indignazione di tanti, che avrà pure qualche ragione d'essere se la questione è stata valutata come meritevole di attenzione anche dai diretti interessati.
E allora non bastava più modestamente riconoscerlo? A che pro lasciarsi andare a contumelie e mostrare i muscoli?!
Per non infierire tralascio qualsiasi commento sulla nervosa caduta di stile dell'ultima parte: certi paragoni occorre meritarseli.
Suggerirei un congruo periodo di riposo, possibilmente in una località amena. Ce ne sono, anche a buon mercato.
Grazie, per me questo scambio di opinioni termina qui.
Deo Fogliazza

PS - A proposito di Feste di Partito, siamo fortunatamente in tanti a poter dire di averle "organizzate, montate, gestite, vigilate, pulite, lavando piatti e pentole, guidando muletti, servendo ai tavoli, pulendo i cessi". E' una "completezza formativa" dalla quale io, ad esempio, in questi lunghi anni ho imparato molte cose: prime fra tutte porre la massima attenzione al demone della "sopravvalutazione di sè" e poi saper mantener la schiena diritta di fronte a qualsiasi "potente" o "pre-potente". Altri, altre. Così va il mondo....

venerdì 12 agosto 2011

Ecchecazzo!!


Ho vissuto fino ad ora con la passionaccia della Politica, quella con la P maiuscola.
Ho ben presente che non è data Democrazia senza Politica e che proprio grazie alla Grande Politica l'Italia ha riconquistato la Democrazia.
Mi viene il torcibudella quando vedo come la politica di oggi si è malridotta e non sopporto chi qualunquisticamente mette tutti nello stesso calderone.
Ma, caspita!!, come si può accettare che al Parlamento il ristorante interno faccia pagare 1,60 un piatto di spaghetti alle alici e 3,23 euro il filetto di orata in crosta di patate?
Possibile che i parlamentari che lì hanno mangiato non si siano mai indignati e non si siano mai chiesti come mai e chi ripiana i debiti del ristornate?!
Ma, soprattutto, mi chiedo perché i "miei" parlamentari, quelli che in tanti anni di impegno, qui a Cremona, ho aiutato, pur in minima parte, ad essere eletti, non abbiano mai parlato della questione e non abbiano sollevato un vero e proprio scandalo??!!
E' soprattutto quest'ultima cosa che mi innervosisce parecchio......
Io mi conosco bene e so che non diventerò mai qualunquista e mai considererò la politica come nemica.
Ma, perdinci!, per penitenza mi piacerebbe vederli prossimamente, alle feste democratiche, con un po' di cenere cosparsa sul capo. Ecchecazzo!!

mercoledì 10 agosto 2011

Se la crisi è davvero grave


Quando sei sull'orlo del baratro non devi andar tanto per il sottile. Devi toglierti con ogni mezzo da quella situazione.
Occorrono soldi per rientrare dal debito? Occorrono soldi per misure di sviluppo? La Patria chiama?
Semplice: in maniera aperta e trasparente si chieda una mano ai cittadini.
Sapendo che i cittadini italiani una mano la danno sempre volentieri..... ma occorre essere convincenti e, soprattutto, occorre essere equi.
Altrimenti ci arrabbiamo.
Si cominci da un principio sacrosanto: chi più ha più paghi.
Nessuno - fin per la carità! - chiede l'egualitarismo, ci mancherebbe!
Ma che almeno, temporaneamente e fino al raggiungimento dell'obbiettivo, sia posto un tetto ai redditi massimi percepiti con denaro pubblico. Vedrete che, se funziona, anche il privato, poi, seguirà.
7.000 euro/mese possono sembrare una cifra congrua? Noi crediamo di si!
Ed allora venga posto questo tetto massimo a tutte le retribuzioni che superano quel livello. E la cifra che sorpassa quel livello venga tassata al 90%.
Sappiamo bene che ci sono intere categorie abituate a redditi ben più alti: parlamentari, consiglieri regionali, magistrati di alto livello, manager pubblici, grand commis di Stato, Presidenti, Amministratori Delegati, Dirigenti di vario livello centrali e periferici ecc ecc
Noi però confidiamo nel loro "amor patrio": per qualche tempo si adeguino a "sopravvivere" con solo 7.000 euro/mese.
Allora vedrete che anche gli altri, quelli abituati a vivere con molto, molto meno, sapranno far leva sul proprio "amor patrio"....
I fondi così recuperati vengano divisi a metà. Un 50% venga dedicato al abbattere il debito. Il restante 50% venga investito per lo sviluppo (ricerca, scuola, sostegno ai giovani, alle famiglie ecc).
Questa è la porposta messa in campo dall'Associaizone "Cantiere dell'UIivo", a sostegno della quale è stata lanciata una raccolta di firme.

Associazione "Cantiere dell'Ulivo"

lunedì 8 agosto 2011

L'armistizio dell' 8 Agosto



Ricevo dal mio amico Massimo Marnetto, di Roma e volentieri pubblico.

"..e se verrò eletto, abolirò l' ICI".
Me lo ricordo ancora il viso di Berlusconi compiaciuto per aver assestato - con questa promessa - il colpo vincente all'ultimo secondo del confronto televisivo con Prodi.
Me lo ricordo spesso, perché più la crisi si aggrava, più quella scelta d togliere l'ICI ai contribuenti più ricchi (quella ai meno abbienti l'aveva già rimossa Prodi) diventa il punto da dove l'equità sociale ha iniziato a deteriorarsi, insieme ai conti pubblci.
Ora il milardario non ride più.
E i "furbetti del predellino" che lo avevano incoronato come il grande liberista, sono un esercito allo sbando dopo l'armistizio che il premier ha dovuto accettare per ottenere un sostegno dalla Banca Centrale Europea.
Spero solo che la lezione di liberismo "ghe-pensi-mi" sia servita.
E che non ci siano ancora troppi gonzi pronti a credere che si esce dalla crisi tagliando assistenza e tutele, senza infastidire i grandi patrimoni.
Massimo Marnetto

sabato 6 agosto 2011

Il Cantiere dell'Ulivo aderisce al Comitato referendario per i collegi uninominali

Al Cantiere dell'Ulivo sono molto preoccupati per la gravissima crisi che sta attanagliando il Paese e per la palese inadeguatezza del governo. Gli italiani cominciano a non poterne davvero più e presto pretenderanno giustamente di essere chiamati ad eleggere un nuovo Parlamento per dotare l'Italia di un nuovo governo. Occorre dunque guardare con attenzione anche al tema della legge elettorale.
"Condividiamo profondamente le proposte di nuova legge elettorale elaborate e presentate dalle forze del centrosinistra" dice Piero Aceto, presidente dell'Associazione "ma nello stesso tempo siamo consapevoli degli ostacoli e delle fortissime difficoltà che "questo" Parlamento saprà frapporre alla loro approvazione"
"Riteniamo per questo indispensabile mettere sul tavolo un deterrente per costringere il Parlamento a definire una nuova legge elettorale che davvero restituisca lo scettro delle decisioni al popolo" dicono Rosalba Bonacchi e Deo Fogliazza, i due portavoce del Cantiere "Abbiamo perciò aderito al Comitato referendario che punta a cancellare la vergognosa legge voluta dalla destra ed a tornare al sistema dei collegi uninominali. Daremo il nostro contributo alla raccolta delle firme ed alla diffusione delle informazioni necessarie a rendere consapevoli i cittadini e chiameremo i milioni di amici ed elettori dell'Ulivo a tornare nella partita, lasciandosi alle spalle le pur comprensibili delusioni di questi anni. Per salvare e rinnovare la democrazia oggi c'é urgente bisogno di conquistare una nuova e diversa legge elettorale che cancelli la "legge porcata" e che davvero rimetta nelle mani dei cittadini il potere della scelta".

www.cantieredellulivo.it

mercoledì 3 agosto 2011

Ci attendono giornate importanti


E' sconfortante e preoccupante allo stesso tempo vedere quanto chi ci governa sia lontano dai problemi del Paese e degli italiani.
Ci hanno portato sul Titanic, vedono che l'iceberg si sta avvicinando ed insistono a fare e rifare tutto ciò che hanno già fatto e rifatto.
Il discorso di Berlusconi alle Camere assolutamente inconsistente. E tutti i suoi, attorno a lui, a dirgli di si, a reggergli le code.
Mentre l'opposizione appare quasi impotente di fronte a tanta tetraggine.
Ed intanto, fuori dal palazzo, le gente vera sta sempre peggio ed i marosi della tempesta stanno assumendo toni da tregenda.
E' il momento dei segnali forti, delle scelte importanti.
Chi ne ha potere e competenza li lanci, le faccia, perdinci!!

giovedì 21 luglio 2011

Sobrietà ed etica nel PD

Gli ultimi: Pronzato, Penati, Tedesco.... giustamente il PD reagisce affidandosi al lavoro della Magistratura e confidando che gli interessati ne escano puliti e non colpevoli.
Ma la questione morale non è esclusivamente questione giudiziaria.
Si pone un problema di rapporto etico tra politica e potere. Si pone anche nel centrosinistra e nel PD una questione legata alla sobrietà, alla consuetudine all'agiatezza nella vita di tutti i giorni, alla lontananza - di pancia prima ancora che di testa - dai problemi quotidiani delle persone in carne ed ossa.
Non è certo possibile nè auspicabile guardare solo all'indietro, a quando ancora - sia nel PCI che in una parte importante della DC (Dossetti, Zaccagnini ecc ecc) - vigevano costumi, dirittura morale, trend di vita, rapporto con potere e denaro del tutto diversi da quelli di oggi.
Tornare ad allora? Impossibile prima ancora che impensabile!
Ma la questione si pone, dura come una pietra.
Occorre correre ai ripari.
E per farlo occorre aver chiaro il problema, senza infingimenti, e sapere che solo un gruppo dirigente che saprà affrontare questo tema, difficile ma improcrastinabile, saprà conquistare sul campo il prestigio necessario per potersi candidare al vero compito che la storia sta per assegnare al centrosinistra: prendere tra le mani i destini di questo Paese tanto scalcagnato ma potenzialmente tanto in grado di uscirne.
Sarò pure un inguaribile ottimista, ma vedo ancora queste possibilità, anche se mi rendo conto che le difficoltà vanno aumentando.
Ma, con Battiato, sto ben ancorato all'insegnamento di quanto sia difficile (ma non impossibile) "trovare l'alba dentro l'imbrunire".
Crediamoci, e lavoriamo per questo.

lunedì 18 luglio 2011

Genova/Cremona: dieci anni fa


17 luglio 2001. 10 anni fa. Michele, mio figlio, ha 19 anni. Decide di andare a Genova con un amico coetaneo, Spino. Per il G8.
Durante la giornata ci sentiamo due volte (solo due volte!!) sul cellulare.
Mi racconta, nella prima, di violente cariche della Polizia contro un gruppo di giovani ai quali si erano aggregati. Cariche, nonostante loro, seduti per terra, si rivolgessero agli agenti con le mani alzate, colorate di bianco. E mi racconta, nella seconda, di gruppi di persone, vestite di nero, mascherate, che menano a destra ed a sinistra, incontrastati, violenti e padroni della situazione. Li chiamano Black Block ed attaccano chiunque, soprattutto quelli con le "mani bianche".
Sono molto preoccupato e cerco di informarmi sempre di più, via radio e TV.
Alle 21,30 alla Festa de L'Unità c'é il comizio di Violante, oggi presidente alla Camera del gruppo "Democratici di sinistra - L'Ulivo" dopo essere stato, nei 5 anni precedenti, Presidente della Camera. Mi aspetto da lui notizie, spero confortanti e veritiere. Con me, ad ascoltarlo, il padre di Spino.
Ma Violante imprime un taglio del tutto inaspettato al suo intervento. Enfatizza oltre ogni misura il pericolo della violenza da parte dei manifestanti, parla di provocatori presenti nella manifestazione a Genova, ha un tono giustificatorio nei confrotni delle forze dell'ordine. Un tono esagerato. Non collima con le cose che ho sentito nel pomeriggio da Michele, al telefono. Il padre di Spino se ne va, incazzato, "prima che mi prenda un'irrefrenabile voglia di interromperlo", mi dice. Io aspetto "fiducioso" fino al termine del comizio. Ma il "taglio" non cambia. E' una delle prime volte che tocco con mano una così plateale discrasia tra quello che so e quello che dice un dirigente del mio partito.
Alle 22,30 torno al mio ruolo di volontario della Festa. In cucina, a lavare i piatti. Ne parlo con qualcuno, ma aleggia un clima di difesa aprioristica delle parole del dirigente.
A mezzanotte ho finito. Mi incammino, come al solito, verso la Gelateria della Festa, luogo di abituale ritrovo prima di staccare.
Da lontano vedo un nutritissimo gruppo di compagne e compagni, seduti attorno a più tavoli, che stanno parlando mentre bevono qualcosa o sorbiscono un gelato. Mi avvicino immaginando che il tema della discussione sia Genova, i fatti là accaduti, le notizie che arrivano, sempre più preoccupanti, drammatiche. Se non parlano di questo, di cosa potranno mai parlare i dirigenti del mio partito?!
Mi siedo con loro. Ascolto, pronto a dire la mia...... ma non so davvero che dire!
Il tema del "dibattito" mi lascia senza parole: stanno parlando di quali e quanti aereoporti ciascuno ha visto nella propria vita! Di come fossero. Di quanto grandi, lustri, belli, variopinti fossero risultati ai loro occhi!
Finisco il mio affogato al caffè e me ne vado, senza dir nulla. Triste ed incredulo.
Ho vissuto uno dei primi sintomi della distanza, che sempre più si allargherà in termini drammatici, tra la politica ed il sentire della gente vera, in carne ed ossa.
Purtroppo.

domenica 17 luglio 2011

Appello: Coloriamo l'Italia di arancione



Noi, come semplici cittadini italiani consapevoli e responsabili, siamo convinti, a prescindere dai nostri orientamenti politici, che l'attuale governo non corrisponda più alla maggioranza degli elettori del nostro Paese.
Per questo riteniamo che esso debba rimettere quanto prima il suo mandato nelle mani del Presidente della Repubblica.
Per questo, unendoci alle voci ufficiali delle opposizioni, chiediamo a tutti i nostri concittadini che la pensano come noi di esprimersi attraverso un gesto simbolico ma eloquente.
Basterà indossare un nastrino arancione per significare:
" Io desidero che il governo si dimetta" o anche solo
" Non condivido la politica del governo Berlusconi"
un piccolo segnale allegro e democratico per continuare a colorare l'italia di arancione e di speranza.

Hanno già sottoscritto:

Wahid Abdu (gelataio)
Barbara Alberti (scrittrice)
Rosellina Archinto (editrice)
Giampaolo Azzoni (docente universitario)
Elena Bacinelli (albergatrice)
Marco Baldi (imprenditore)
Silvana Belli (stilista a riposo)
Maria Grazia Bevilacqua (insegnante elementare)
Franco Bomprezzi (consulente per la disabilita)
Lidia Bramani (musicologa)
Sandra Bonsanti (giornalista)
Alessandro Breccia (ricercatore precario)
Giovanna Bucco (artigiana commerciante)
Piero Campi (operaio)
Edda Canali (casalinga)
Nevio Canali (primario ospedaliero)
Eva Cantarella (grecista)
Massimo Carlotto (scrittore)
Francesca Castelbarco (restauratrice)
Nicola Catarazzuolo (dirigente cooperativa)
Ezio Cavagnini (artigiano)
Roberto Cavestri (medico)
Brunella Celli (editore)
Dorina Chiomma (ristoratrice)
Daria Colombo (scrittrice)
Alfio Consoli (pensionato)
Stefano Corradino (giornalista)
Giuliana De Sio (attrice)
Teresa De Sio (cantante folk)
Lucio Fabbri (musicista)
Alessandra Ferrari (ufficio stampa onlus)
Eugenio Finardi (cantautore)
Angela Finocchiaro (attrice)
Dario Fo (attore e drammaturgo)
Virgilio Gallo (conducente autobus)
Giorgio Gaslini (pianista compositore)
Massimo Ghini (attore)
Giulio Giorello (filosofo)
Umberto Guidoni (astronauta)
Alessandro Haber (attore)
Margherita Hack (astrofisica)
Angela La rosa (pittrice)
Olga Lecavillo (salumiera)
Gad Lerner (giornalista)
Carla Loda (avvocato)
Marida Lombardo Pijola (scrittrice)
Carlo Lucarelli (scrittore)
Daniela Lucchetta (insegnante scuola media)
Claudio Magris (scrittore)
Aurelio Mancuso (pubblicista)
Franz Mannino (architetto)
Fiorella Mannoia (cantante)Velia Mantegazza (regista)
Tinin Mantegazza (pittore)
Evaristo Marai (pensionato)
Dacia Maraini (scrittrice)
Neri Marcorè (attore)
Edda Martino (archeologa)
Gianfranco Mascia (blogger viola)
Giuliano Montaldo (regista)
Alessandra Mosca (liceale)
Silvio Muccino (attore)
Salvatore Natoli (filosofo)
Gabriele Neri (architetto)
Flavio Nosè (psichiatra)
Dalia Oggero (editor)
Mauro Orlando (insegnante pensionato)
Cinzia Pagliara (insegnante scuola media)
Antonio Pennacchi (scrittore)
Vera Pescarolo (produttrice cinematografica)
Daria Picardi (servizio civile)
Daniela Pistillo (biologa)
Massimo Pontini (imprenditore)
Gaia Rajneri (scrittrice)
Franca Rame (attrice)
Don Gino Rigoldi (prete)
David Riondino (attore)
Alfredo Rizzo (consulente finanziario)
Paolo Rossi (attore)
Pino Roveredo (scrittore)
Mauro Rutigliano (digital P.R.)
Giusi Sacco (infermiera)
Mino Salvadori (insegnante liceo)
Amanda Sandrelli (attrice)
Evelina Santangelo (scrittrice)
Giulio Scarpati (attore)
Daniele Silvestri (cantautore)
Ruggero Sintoni (operatore teatrale)
Chiara Soddu (pensionata)
Fiorenzo Sortani (gestore di bar)
Stipi Martina (mediatrice culturale)
Franco Tripodi (presidente coop. Edilizie)
Fabio Vacchi (musicista compositore)
Carla Vangelista (sceneggiatrice)
Lucia Vasini (attrice)
Salvatore Veca (filosofo)
Roberto Vecchioni (cantautore)
Antonello Venditti (cantautore)
Hamid Ziarati (scrittore)
Silvia Zingone (laureata disoccupata)
Deo Fogliazza (consulente ed editore)

Per sottoscrivere: appelloarancione@gmail.com

giovedì 14 luglio 2011

Le frecce, per cortesia, le frecce!!


Non so se capita anche a voi. Ma a me capita sempre più spesso.
Cosa?
Vedere davanti a me, dietro di me, di fianco a me, quando vado in macchina, auto che girano a destra o a sinistra senza segnalarlo, senza alcun utilizzo delle classiche "frecce".
Certo, non è un problema dal quale dipendono le sorti del mondo.... ma vivaddio.... usiamole 'ste benedette frecce.
Se le hanno date in dotazione alle nostre automobili, a qualcosa dovranno ben servire!!
Semplice: devi girare a destra? Track, segnalalo! Devo girare a sinistra? track, segnalalo!
Oppure stai iniziando un sorpasso? Metti la freccia a sinistra! Rientri da un sorpasso: metti la freccia a destra.
Non é una cortesia che facciamo agli altri (fin per la carità! Cortesia.... e perché poi? A quale fine? Cosa me ne viene in cambio?!....).
E' un semplice obbligo. Ne va della incolumità altrui ma anche della nostra.
E se poi capita (può capitare!) di dimenticarsene..... all'eventuale rimbrotto ricevuto, riconosciamo il nostro errore.
Basta poco. Basta un sorriso accattivante, la mano alzata con tutte le dita ben aperte, in segno di scusa.
Basta poco, che ce vo'?!

mercoledì 13 luglio 2011

Che c'azzeca il centrosinistra cremonese con "questa" Strada Sud?!



Spesso - sia a destra che a sinistra - c'é chi dice al centrosinistra cremonese "Ma la strada sud era anche nel programma del centrosinistra..... perché ora siete contrari??!!".
Per evitare di farsi prendere la mano da parole in libertà, forse vale la pena leggere cosa diceva davvero il programma del candidato sindaco Gian Carlo Corada.
Basta leggere sulla foto inserita qui sopra, tratta dal programma presentato agli elettori nel 2009 e depositato presso il Comune.
Rileva sottolineare alcuni passi precisi e significativi:
a) "utilizzando per circa metà del percorso tratti di strada esistenti";
b) "il progetto sarà realizzato applicando i principi della progettazione partecipata";
c) "utilizzando le necessarie valutazioni ambientali e paesaggistiche che ne garantiscano un adeguato livello qualitativo";
d) evitare che "diventi un elemento di separazione tra Città e Parco del Po";
e) non dovrà essere una tangenzialina ma una vera e propria "strada parco" con valenza paesaggistica;
f) Non si esclude, al proposito, "il ricorso a forme di consultazione referendaria fra i cittadini cremonesi".

Al lettore decidere - a proposito di Strada Sud - se le cose previste in quel programma del 2009 sono proprio uguali-uguali a quelle oggi avanzate dalla Giunta di destra che governa il Comune. E se qualcuno, oggi, o dimostra di avere poca memoria, o tende un po' troppo a .... ciurlare nel manico.

mercoledì 6 luglio 2011

Cantiere dell'Ulivo: cancellare la Porcata, tornare al Mattarellum



"Cancellare la vergogna della legge "Porcellum", che è stata ed é fonte di uno stravolgimento antidemocratico della rappresentanza. Ma nello stesso tempo evitare un inaccettabile ritorno al passato, al sistema proporzionale puro, con il quale prese avvio il dramma dell'irresponsabilità e dello scollamento tra le istituzioni ed il Paese". 
 
Il Cantiere dell'Ulivo è in movimento e decide di allearsi con chiunque voglia mettere mano - finalmente - ad una legge elettorale giusta, equa, che salvaguardi i due corni fondamentali del problema: da un lato assicurare che maggioranza e governo vengano decisi direttamente dai cittadini con le elezioni, non dai parlamentari dopo le elezioni, dall'altro tornare ad un rapporto diretto - fatto di delega ma anche di controllo - tra elettori ed eletti, nel quale il parlamentare risponda agli elettori non ai segretari del proprio partito.

"Tutto ciò" dicono Pietro Aceto, Rosalba Bonacchi e Deo Fogliazza dirigenti dell'Associazione Cantiere dell'Ulivo "è raggiungibile facendo ritorno alla legge Mattarella che precedeva la legge "Porcata" e che su questi due versanti aveva comunque dato buoni risultati ".

"Ci daremo da fare, mobiliteremo le nostre forze, chiederemo a tutti gli ulivisti - e sono tantissimi - sparsi per il Paese di farsi carico di questo obbiettivo. Siamo pronti a raccogliere le firme a sostegno di un Referendum molto semplice con il quale chiamare gli italiani a fare due cose: 1) estirpare la legge Porcata; 2) tornare al collegio uninominale, dove i candidati si confrontano "uno contro uno" in modo tale che il parlamentare eletto sia espressione diretta degli elettori, non delle segreterie dei Partiti. Con la legge Mattarella, d'altra parte, un quarto delle Camere veniva (e verrebbe ancora) eletto proporzionalmente, in modo da salvaguardare anche il giusto diritto alla rappresentanza".

"Questo é il momento!" concludono al Cantiere dell'Ulivo "E' adesso che occorre muoversi e decidere. La nostra campagna, oltre che nei territori, si svilupperà molto attraverso la Rete, grazie al nostro sito www.cantieredellulivo.it  ed alla nostra pagina Facebook "Associazione Cantiere dell'Ulivo"

martedì 5 luglio 2011

Perri: da tre anni Sindaco, da tre anni al Colle. Un bel segno!

Politicamente avversari leali, ma insieme a ricordare i 2024 Caduti per la Libertà in Val Susa.
Qui il sindaco di Cremona Oreste Perri davanti al Monumento al Colle del Lys, domenica 3 luglio 2011, con un gruppo di militanti dell'ANPI. Poi magari, sulla vicenda della dedica di una via ad Aldo Protti come su altre questioni, ci ritroviamo a polemizzare. Ma sembra giusto sottolineare la correttezza di Oreste che, anche in questo modo, onora il suo essere Sindaco di tutta la città. Complimenti.
Nella foto si riconoscono, tra gli altri, Gigi Rotelli, Palmiro Omo, Fabrizio Aroldi..... e ci sono anch'io.

domenica 3 luglio 2011

Cronaca "Cremona Col del Lys domenica 3 luglio 2011"


Come tutti gli anni la prima domenica di luglio il Colle del Lys in Val Susa si è riempito di colori, di gente, di gonfaloni, di vecchi e nuovi partigiani per ricordare il sacrificio dei 2024 Caduti per la libertà nelle Valli di Susa, Lanzo, Chisone e Sangone.
La manifestazione si è aperta con la tradizionale assemblea generale dei Rappresentanti delle Istituzioni (Sindaci, assessori, delegazioni nazionali ed europee, associazioni resistenziali, sociali e culturali) che gremiva la tensostruttura aperta sul grande piazzale del Colle che, la sera prima, aveva ospitato un riuscitissimo concerto rock del gruppo "Lou Dalfin" per la rassegna "Resistenza Elettrica".
L'Assemblea, alla quale ha partecipato anche il Sindaco di Cremona Oreste Perri, è iniziata ale 9,30. Presieduta da Rossella Cantoni, Presidente dell'Istituto "Alcide Cervi", hanno preso la parola, oltre la Presidente del "Comitato Colle del Lys" Fernanda Dalmasso, anche Piero Fassino, Sindaco di Torino, Michele Emiliano, Sindaco di Bari e Diego Novelli, Presidente dell'ANPI provinciale di Torino.
Terminata l'Assemblea con l'unanime approvazione di un impegnativo documento di intenti, si è svolta la Cerimonia ufficiale, aperta dai saluti ufficiali dei Sindaci di Viù e Rubiana. Alla presenza del Picchetto d'Onore composto da 8 alpini in armi ed accompagnata dai brani suonati dalla Filarmonica San Marco di Buttigliera ha avuto luogo la deposizione delle corone di fiori al Monumento eretto a perenne memoria dei 2024 Caduti, alla presenza dei Gonfaloni delle istituzioni, delle Città decorate e delle associazioni resistenziali (erano presenti anche i Gonfaloni del Comune e della Provincia di Cremona).
La cerimonia ufficiali si è chiusa con la toccante fase conclusiva che prevede l'ingresso in piazza della folta delegazione cremonese che, in fila indiana ed al canto di "Bella Ciao", tra gli applausi del pubblico presente, ha deposto numerose margherite rosse ai piedi del Monumento. E con la lettura, eseguita da Vittorina Bozzi, vicepresidente dell'ANPI di Cremona, della poesia "Al Partigiano Kiro" - dedicata al comandante Kiro Fogliazza, per la prima volta assente per ragioni di salute, accolta da prolungati applausi.
La manifestazione è stata poi conclusa alle 11,30 dagli interventi ufficiali di Davide Gariglio, consigliere regionale del Piemonte, Ugo Perone, assessore della Provincia di Torino e Don Luigi Ciotti, Presidente di "Libera" e fondatore del "Gruppo Abele".
Con l'Inno di Mameli cantato a piena voce dal numerosissimo pubblico presente, è stato poi dato a tutti l'appuntamento nella prima domenica del mese di Luglio del prossimo anno.