Ho letto il seguente testo, in risposta ad una mia presa di posizione (che potete leggere in questo Blog) relativa ai prezzi dei ristoranti di Camera e Senato.
Costi della politica: risposta di Luciano Pizzetti e Cinzia Fontana
Noi per le Feste di Partito giriamo e abbiamo a lungo girato. Soprattutto abbiamo lavorato. Facendo di tutto: organizzarle, montarle, gestirle, vigilarle, pulirle, lavando piatti e pentole, guidando muletti, servendo ai tavoli, pulendo i cessi. Di quelli che criticano non ne abbiamo mai visti molti poter esibire questa completezza formativa. Dunque a cospargersi il capo di cenere ci vadano i demagoghi e le novelle vergini. I prezzi dei ristoranti di Camera e Senato, corrispondenti a quelli delle mense aziendali, sono certamente bassi e da tempo, nel Collegio dei Questori, abbiamo posto il tema dell’adeguamento. Cosa che in parte è già stata fatta e per l’altra parte si farà. A Fogliazza vogliamo rammentare che i prezzi praticati ora sono comunque superiori a quando in Parlamento stava suo padre. Diversamente, i lauti benefit di allora sono giustamente spariti e i vitalizi, già assai inferiori rispetto alla prima Repubblica, stanno giustamente per essere del tutto eliminati. Diciamo che l’indignazione è un po’ tardiva. Ma meglio tardi che mai. Eccheca…spita! Quanno ce vò, ce vò!
Cinzia Fontana, Luciano Pizzetti
Parlamentari a testa alta
Di seguito la mia breve risposta.
Di certo nervosismo ed alcune ovvietà
Il lessico e la brutalità utilizzati in questo scritto mi impediscono di riconoscere lo stile di Cinzia Fontana. Non mi riferirò, dunque, a Lei, donna colta e che stimo, ma al vero "latore della presente" la cui mano è inconfondibile.
Ad onor del vero non ci sarebbe tanto da dire perché - sfrondate da gratuità ed ovvietà - di queste 10 righe, nel merito, non resta poi molto, se non che "da tempo, nel Collegio dei Questori, abbiamo posto il tema dell'adeguamento" dei prezzi ai ristoranti di Camera e Senato.
E allora?! Se ciò è vero (e non ho alcuna difficoltà a crederlo) mi limito a chiedere: perché non dirlo prima?
Mi sembra, tutto sommato, che questo passo suoni come una indiretta conferma della indignazione di tanti, che avrà pure qualche ragione d'essere se la questione è stata valutata come meritevole di attenzione anche dai diretti interessati.
E allora non bastava più modestamente riconoscerlo? A che pro lasciarsi andare a contumelie e mostrare i muscoli?!
Per non infierire tralascio qualsiasi commento sulla nervosa caduta di stile dell'ultima parte: certi paragoni occorre meritarseli.
Suggerirei un congruo periodo di riposo, possibilmente in una località amena. Ce ne sono, anche a buon mercato.
Grazie, per me questo scambio di opinioni termina qui.
Deo Fogliazza
PS - A proposito di Feste di Partito, siamo fortunatamente in tanti a poter dire di averle "organizzate, montate, gestite, vigilate, pulite, lavando piatti e pentole, guidando muletti, servendo ai tavoli, pulendo i cessi". E' una "completezza formativa" dalla quale io, ad esempio, in questi lunghi anni ho imparato molte cose: prime fra tutte porre la massima attenzione al demone della "sopravvalutazione di sè" e poi saper mantener la schiena diritta di fronte a qualsiasi "potente" o "pre-potente". Altri, altre. Così va il mondo....
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