domenica 14 agosto 2011

Di certo nervosismo ed alcune ovvietà

Ho letto il seguente testo, in risposta ad una mia presa di posizione (che potete leggere in questo Blog) relativa ai prezzi dei ristoranti di Camera e Senato.

Costi della politica: risposta di Luciano Pizzetti e Cinzia Fontana

Noi per le Feste di Partito giriamo e abbiamo a lungo girato. Soprattutto abbiamo lavorato. Facendo di tutto: organizzarle, montarle, gestirle, vigilarle, pulirle, lavando piatti e pentole, guidando muletti, servendo ai tavoli, pulendo i cessi. Di quelli che criticano non ne abbiamo mai visti molti poter esibire questa completezza formativa. Dunque a cospargersi il capo di cenere ci vadano i demagoghi e le novelle vergini. I prezzi dei ristoranti di Camera e Senato, corrispondenti a quelli delle mense aziendali, sono certamente bassi e da tempo, nel Collegio dei Questori, abbiamo posto il tema dell’adeguamento. Cosa che in parte è già stata fatta e per l’altra parte si farà. A Fogliazza vogliamo rammentare che i prezzi praticati ora sono comunque superiori a quando in Parlamento stava suo padre. Diversamente, i lauti benefit di allora sono giustamente spariti e i vitalizi, già assai inferiori rispetto alla prima Repubblica, stanno giustamente per essere del tutto eliminati. Diciamo che l’indignazione è un po’ tardiva. Ma meglio tardi che mai. Eccheca…spita! Quanno ce vò, ce vò!
Cinzia Fontana, Luciano Pizzetti
Parlamentari a testa alta
 
Di seguito la mia breve risposta.
 
Di certo nervosismo ed alcune ovvietà
Il lessico e la brutalità utilizzati in questo scritto mi impediscono di riconoscere lo stile di Cinzia Fontana. Non mi riferirò, dunque, a Lei, donna colta e che stimo, ma al vero "latore della presente" la cui mano è inconfondibile.
Ad onor del vero non ci sarebbe tanto da dire perché - sfrondate da gratuità ed ovvietà - di queste 10 righe, nel merito, non resta poi molto, se non che "da tempo, nel Collegio dei Questori, abbiamo posto il tema dell'adeguamento" dei prezzi ai ristoranti di Camera e Senato.
E allora?! Se ciò è vero (e non ho alcuna difficoltà a crederlo) mi limito a chiedere: perché non dirlo prima?
Mi sembra, tutto sommato, che questo passo suoni come una indiretta conferma della indignazione di tanti, che avrà pure qualche ragione d'essere se la questione è stata valutata come meritevole di attenzione anche dai diretti interessati.
E allora non bastava più modestamente riconoscerlo? A che pro lasciarsi andare a contumelie e mostrare i muscoli?!
Per non infierire tralascio qualsiasi commento sulla nervosa caduta di stile dell'ultima parte: certi paragoni occorre meritarseli.
Suggerirei un congruo periodo di riposo, possibilmente in una località amena. Ce ne sono, anche a buon mercato.
Grazie, per me questo scambio di opinioni termina qui.
Deo Fogliazza

PS - A proposito di Feste di Partito, siamo fortunatamente in tanti a poter dire di averle "organizzate, montate, gestite, vigilate, pulite, lavando piatti e pentole, guidando muletti, servendo ai tavoli, pulendo i cessi". E' una "completezza formativa" dalla quale io, ad esempio, in questi lunghi anni ho imparato molte cose: prime fra tutte porre la massima attenzione al demone della "sopravvalutazione di sè" e poi saper mantener la schiena diritta di fronte a qualsiasi "potente" o "pre-potente". Altri, altre. Così va il mondo....

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