venerdì 24 giugno 2011

Dignità ed amore della verità


La Cremona  dell'ufficialità, quella che purtroppo governa in Comune, alleata in forma trasversale, in una sorta di pensiero unico che tende a mettere la sordina sul tema, ha deciso di dare prosecuzione all'infamante decisione assunta dalla Commissione Toponomastica (purtroppo unanime....) di dedicare una via ad Aldo Protti, nonostante prove schiaccianti ed incontrovertibili dimostrino la sua presenza per 10 lunghi mesi (dal luglio 1944 all'aprile 1945) in zona di guerra, al fianco dell'esercito nazista, in Valle di Susa.
In quei lunghi, terribili mesi furono 2.024 i Caduti per mano fascista e nazista.
15 furono i Caduti cremonesi.
Nel mese di maggio 2011 sono state poste due targhe (Via Aldo Protti, baritono, 1920-1995) in Via Stretta Lunga: l'infame offesa è stata compiuta.
Da quel giorno pietose mani anonime - pressoché quotidianamente - depongono un fiore ai piedi della targa, posta in Cortile Federico II, con la quale i partigiani della Val Susa, nel 1972, decisero di ricordare i partigiani cremonesi che combatterono in quelle valli, dimostrando loro perenne riconoscenza ed affetto.
Quasi a chiedere perdono ai Caduti del Colle del Lys a nome dell'intera città.
Sulla vicenda, da tempo, si vorrebbe stendere un velo di silenzio.
Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di squarciarlo. Per dignità ed amore della verità

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