domenica 26 giugno 2011

Anche in bicicletta No a Via Aldo Protti

In Largo Pagliari, di fronte al palazzo ALER, dove una lapide ricorda il 25 aprile 1945

Da un'idea lanciata in rete dal CSA Kavarna di Cremona è nata la riuscita iniziativa "Pedalata Partigiana", indetta per protestare contro la vergognosa intitolazione di una via cittadina ad Aldo Protti
Alle 17,30 di domenica 26 giugno si sono ritrovati in circa una 40ina, nonostante il caldo e la giornata festiva: in maggioranza giovani e donne, ma anche persone in età e bambini che - inforcata una bicicletta - hanno percorso un lungo tragitto che ha toccato Largo Pagliari di fronte alla sede ALER, Via Ala Ponzone di fronte al Palazzo Comunale, Palazzo Manna alla fine di Via dei Tribunali, Piazza San Luca, Via Bissolati di fronte alla caserma Manfredini fino a raggiungere Via Stretta Lunga, vergognosamente dedicata dal Comune di Cremona alla figura di Aldo Protti, sicuramente bariitono di fama mondiale ma altrettanto sicuramente fiancheggiatore ed alleato delle truppe naziste nella zona di guerra antipartigiana in Valle di Susa dal luglio 1944 all'aprile 1945.
Ogni luogo toccato è sede di una lapide che ricorda avvenimenti legati alla lotta antifascista cremonese, in ogni tappa - a turno - sono stati letti passi di memorie assemblati da Ennio Serventi, Presidente della sezione cremonese dell'ANPI "S. Allende".
Durante il tragitto dal nutrito gruppo di ciclisti sono state intonate canzoni partigiane e slogan a favore della Resistenza. Giunti all'imbocco tra via Bissolati e Via Stretta Lunga la manifestazione si è conclusa alle 19 con un abbraccio al 91enne Kiro Fogliazza, comandante partigiano in Val Susa, che non ha voluto far mancare la sua vicinanza alla manifestazione indetta dal CSA Kavarna ed alla quale ha aderito il Cantiere dell'Ulivo.
Di fronte alla chiesa di San Luca, Sandra Fossa, testimone oculare, racconta l'episodio avvenuto il 25 aprile 1945 in cui caddero due giovani cattolici cremonesi.

Di fronte a Palazzo Manna, in via dei Tribunali

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