Romano Prodi sulle elezioni:
L'alternativa non si costruisce dal centro
L'alternativa non si costruisce dal centro
"Per come sta andando, si puo' dire che ha vinto l'Ulivo...". Cosi', in un colloquio con il Corriere della Sera, l'ex premier Romano Prodi commenta i primi risultati delle elezioni amministrative. L'Ulivo, scherza, "sara' anche morto, ma evidentemente ha dato nuovi frutti, i semi circolano, si radicano, si moltiplicano". "Intendo dire - spiega poi - che quando il centrosinistra si presenta unito ottiene buoni risultati. Non si vince con alleanze spurie o strane". E non si vince nemmeno con il Terzo Polo: "Non si costruisce un'alternativa partendo dal Centro - afferma il Professore - la realta', almeno in questo momento, e' questa...".
"Sono convinto - dice ancor a Prodi - che e' nel bipolarismo che si gioca il futuro del Paese e l'Ulivo e' nato in questa logica". La cosa piu' "interessante di questi dati - aggiunge - mi pare sia la stanchezza e la disaffezione che crescono attorno a Berlusconi" e, dice, "credo che la gente con questo voto abbia voluto manifestare una certa vergogna per la vergogna che molti di noi avvertono in giro per il mondo". Il centrosinistra "ha tutti i titoli per essere un'alternativa, ma deve elaborare un progetto forte e credibile per il futuro. E questo ancora non e' stato fatto".
"Sono convinto - dice ancor a Prodi - che e' nel bipolarismo che si gioca il futuro del Paese e l'Ulivo e' nato in questa logica". La cosa piu' "interessante di questi dati - aggiunge - mi pare sia la stanchezza e la disaffezione che crescono attorno a Berlusconi" e, dice, "credo che la gente con questo voto abbia voluto manifestare una certa vergogna per la vergogna che molti di noi avvertono in giro per il mondo". Il centrosinistra "ha tutti i titoli per essere un'alternativa, ma deve elaborare un progetto forte e credibile per il futuro. E questo ancora non e' stato fatto".
Fonte
Mi sembra adeguato ripostare qui, a commento delle dichiarazioni condivisibilissima del Professore, quanto mi è capitato di dire a caldo, a spoglio ancora aperto, e che ora mi piace confermare.
RispondiElimina***
Su 6 capoluoghi di provincia più importanti chiamati al voto, solo in una città (Napoli) il candidato del centrosinistra non si piazza per primo.
E, sarà un caso, è l'unico luogo nel quale il candidato non è stato scelto con Primarie organizzate e libere.
Negli altri 5 casi (Milano, Torino, Bologna, Cagliari e Trieste) il popolo del centrosinistra (.... stavo per scrivere dell'Ulivo ....) ha scelto il proprio candidato con le Primarie.
E tutti e 5 i candidati sono usciti primi (due addirittura sembrano avercela fatta al primo turno: Fassino e, forse, anche Merola a Bologna).
Dei 6 candidati, tre (Torino, Bologna e Trieste) sono di estrazione PD, 2 (Milano e Cagliari) di estrazione SEL ed 1 (Napoli) di estrazione IDV.
Sono le tre sigle di partito che - amalgamate attraverso un intervento diretto e prioritario della cittadinanza attiva - potrebbero/dovrebbero iniziare a dar vita al progetto dell'Ulivo.
Le indicazioni che ci vengono da questa tornata elettorale guardano dunque assolutamente avanti: operare un ritorno al futuro, realizzare il progetto del Nuovo Ulivo.